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ALFIO BORGHESE

Giornalista regista, scrittore, ha cominciato la sua attività al Messaggero di Roma e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo aver frequentato la scuola di Giornalismo Pro Deo è stato assunto dalla Rai, nel 1962, come radiocronista alla redazione Sport e Spettacolo diretta da Marescalchi. 

 

Professionista dal 1964 è stato inviato a seguire Cantagiro e Cantaeuropa  di Radaelli, è stato vice-presidente del Sindacato Cantanti di Gianni Morandi e di Gino Peguri ed è tra i fondatori dell’Associazione Culturale “Il Girasole” di Mario Penelope. Nel 1965 ha fondato il Teatro Stabile dei Ragazzi, di cui è presidente, realizzando un’infinità di spettacoli nelle scuole di tutto il Lazio e in Toscana. 

 

Ha diretto per dieci anni il Teatro di Villa Lazzaroni sulla via Appia a Roma ed ha scritto numerosi testi teatrali ancora oggi richiesti con continuità alla Siae per essere rappresentati in tutta Italia. Come regista, a partire dal primo spettacolo Intitolato “Briscolino” al Teatro Eliseo di Roma, ha diretto tutta una serie di lavori  teatrali per ragazzi e per adulti, tra cui ” Alice nel Paese delle Meraviglie”, “ Mary Poppins” “Peter Pan”, “Il mago di Oz”, “Lo zoo di Vetro” di Tenessee Williams, “Mela” “L’Eroina” e “Grasso è bello” di Franca Rame, “Le relazioni pericolose” di De Laclos  L’Armata Brancaleone” di Mario Monicelli. 

Ha scritto e diretto “Quell’amore di Anagni” in occasione della festa del patrono, con teatro itinerante nella piazza di Innocenzo III, spettacolo poi esportato a Paliano ed a Serrone. Per la Rai si è sempre occupato di cultura e, come cronista, ha seguito i fatti di mafia dagli anni settanta in poi, scrivendo  nel 1973 un libro per l’enciclopedia Informatutto del Reader’s Digest, con le mappe e i nomi dei boss e dei capifamiglia delle  città siciliane, nelle  varie regioni italiane, in Francia, Germania e Grecia e nell’America del  nord e del sud che è stato acquisito dalla Commissione Antimafia e dal Senato della Repubblica. Inviato a Linosa, a Filicudi e nei luoghi di confino dei mafiosi ha realizzato interviste e numerosi articoli anche per i quotidiani La Nazione di Firenze, Il Giornale d’Italia e il Tempo. 

 

Ha introdotto per primo l’uso del telefono nelle interviste radiofoniche (prima proibito per ragioni tecniche), essendo riuscito a mettersi in contatto con i militari italiani sequestrati con il DC 9 a Fiumicino, e rilasciati in Arabia dopo la sanguinosa tappa ad Atene dove è stato ucciso il Capo Macchinista italiano. Per le sue interviste telefoniche, tra cui quelle con Neruda a Isle Negra,  Allende nella Casa Rosada in Cile e con la figlia Isabel rifugiata nell’ambasciata del Messico, ha vinto il premio di giornalismo Saint Vincent, uno dei più ambiti e prestigiosi del settore. 

Tra i fondatori del TG3 con Agnes, Curzi e La Volpe, ha diretto la redazione del Telegiornale Regionale del Lazio. Nominato responsabile dei programmi della Sardegna ha realizzato per la Radio locale la storia del sindacato, nato nell’isola con i minatori e la chimica, la Poesia della Pace, nata dopo secoli di poemi per la guerra, le ricette della cucina sarda e vari programmi radiofonici e televisivi sul costume, sulla cultura e sul turismo, con la collaborazione di Giovanni Columbu, Gavino Ledda, autore di Padre Padrone e degli scrittori Dessy, Fois, Fresu, Capitta e Atzeni. Tornato sul continente e nominato direttore di Obiettivo  di Rai Educational ha realizzato una serie di documentari sul padri della patria, tra cui Einaudi, Saragat, Visentini, Nenni, La Malfa e Leone. 

 

Ha prodotto la serie Novecento, la cui idea è stata poi proposta anche da Repubblica in vendita con il quotidiano. 

 

Ha realizzato più di ottocento interviste con i maggiori esponenti della cultura italiana e straniera ed ha collaborato per più di un anno con il quotidiano “La Provincia” di Frosinone, con una rubrica fissa sulla cultura e una sul Borghi e Castelli della Ciociaria. 

 

Dal 2010 è direttore artistico della Rassegna di Arte Contemporanea alla Villa Comunale di Frosinone ed è presidente della Biennale di Arte visiva contemporanea di Anagni e Frosinone, ormai all’ottavo anno di vita. 

 

Dal 2015 ha istituito uno scambio annuale tra artisti italiani e americani con esposizioni in Ciociaria e in California. Promuove e organizza manifestazioni a Roma, in Via Margutta e mostre d’arte in Italia e all’estero. 

 

Nel  settembre 2019 ha pubblicato il volume "La Cultura in Provincia" con il resoconto di più di mille avvenimenti in italia e nel mondo.